domenica 13 gennaio 2013

LE PMI ALLA CONQUISTA DELL' AMERICA LATINA, UN MERCATO DA 750 MILIONI DI CONSUMATORI

"Oggi non si va all'estero per produrre a costi più bassi, ma per presidiare un mercato in cui competono le eccellenze di ogni Paese".
Così il responsabile Ufficio Sviluppo Internazionalizzazione di Intesa Sanpaolo, Andrea Fiori, intervenuto nel corso del seminario sul "Partenariato Strategico America Latina-Unione Europea" svoltosi venerdì scorso a Milano presso la sede della Regione Lombardia e promosso in collaborazione con Rial, Assolombarda, Camera di Commercio e Promos.
Un concetto poi ripreso dal ministro degli Esteri Giulio Terzi, nell'intervento che ha concluso la sessione mattutina.
"Non basta più puntare sul basso costo del lavoro ma occorre puntare sulla competitività", ha affermato il ministro.
Le imprese sono avvertite. Se vogliono internazionalizzarsi devono entrare in quel circuito virtuoso che passa da informazione, innovazione e competitività, come ha ricordato il direttore del Cespi José Luis Rhi-Sausi, il quale ha però ammesso che oggi questo percorso in America Latina presenta diverse criticità.
Forse perché il focus del seminario era sulle piccole-medie imprese, che del resto, come ha ricordato il governatore Roberto Formigoni, "costituiscono la spina dorsale dell'economia italiana".
Qualche dato confortante però c'è.
Attualmente in Brasile sono 700 le imprese nate da investimenti italiani. Segue il Messico, con 400 aziende. Numeri rilevanti, ma che potrebbero anche aumentare se l'accordo di associazione tra Unione Europea e Mercosur diventasse realtà.
Purtroppo l'accordo, ha ammesso Terzi, non è ancora a portata di mano. Qualora si realizzasse si aprirebbe un mercato popolato da 750 milioni di consumatori!
Una testimonianza significativa, anche se avrebbe meritato un maggior approfondimento, è venuta dal direttore finanziario di Arvedi-Metalfer, Corrado La Malfa.
Il gruppo, che in Italia ha base a Cremona (http://www.arvedi.it/it/1/Homepage.htm), da circa un mese ha aperto uno stabilimento nei pressi di San Paolo.
Il progetto è partito un anno fa.
"A spingerci - ha sottolineato La Malfa - sono stati alcuni nostri clienti europei già presenti nel Paese sudamericano. Dopo aver verificato che prodotti con la qualità di quelli da noi offerti non esistevano sul mercato brasiliano e pensando alle potenzialità che offre anche in vista dei Mondiali e delle Olimpiadi abbiamo preso la nostra decisione".
Lo sbarco di Arvedi in Brasile è stato  reso possibile anche grazie alla collaborazione con Simest e altre agenzie finanziarie.
La sessione pomeridiana del seminario è stata quindi dedicata interamente agli strumenti finanziari per lo sviluppo del partenariato tra Pmi europee e America Latina, con interventi di rappresentanti dei principali istituti bancari e della stessa Simest.


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